In un mondo tecnologico come quello odierno, dove ogni cosa e persona è seguita dal segnale GPS e nulla avviene più per caso, c’è una luce rassicurante e insostituibile, il cui avvistamento infonde sicurezza come nient’altro. È la luce del Faro che ti sussurra: “Non preoccuparti, sei a casa”.
La scelta di adottare il Faro di Punta Penna è dettata dalle seguenti motivazioni:
- in primis nasce dalla profonda convinzione che la Storia, intesa come sapere identitario, debba essere sperimentata attraverso attività di laboratorio e far riferimento ad aspetti autobiografici che valorizzino il senso di appartenenza alla Comunità di riferimento;
- la realtà vastese è caratterizzata da numerosi beni culturali, molti sconosciuti o superficialmente conosciuti dalla maggior parte della popolazione, sia a causa della mancanza di memoria del passato, sia a causa dell’impossibilità di avvicinarsi da protagonisti al panorama artistico-culturale;
- per il profondo valore etico, culturale e sociale che il Faro rappresenta all’interno della cultura marinara del nostro territorio;
- per il valore scientifico-culturale dell’antico Faro quale occasione formativa per esperienze di ricerca-azione in ambito scientifico-tecnologico.