Si tratta di una delle più importanti e vaste chiese della città, tra le massime concentrazioni di pittura e scultura barocca, alla quale hanno lavorato alcuni dei più influenti artisti della scuola napoletana, inoltre la facciata in bugnato “a punta di diamante” (disposti in modo che sembrasse si ripetesse secondo un ritmo particolare che lasciasse intuire una “chiave” di lettura occulta) hanno dato luogo ad una curiosa leggenda. |