Imponente struttura del ‘700 realizzato da architetti di scuola vanvitelliana, contiene una importante collezione di strumenti di fisica perfettamente funzionanti, una collezione naturalistica, una biblioteca di testi antichi di cui alcune cinquecentine e seicentine nonché alcune epigrafi raccolte dal Remondini in tutta la Diocesi di Nola. Conservato nel complesso del Seminario Vescovile di Nola si trova il “cippus abellanus”: uno dei reperti più significativi della storia della Nola preromana. Scritto in lingua osca, che prima del latino era la lingua parlata da quasi tutti i popoli dell’Italia meridionale e dai sanniti, rappresenta un importante tassello nella comprensione della storia linguistica e culturale dell’Italia antica. |