Esprime al massimo il genio e l’arte di Gian Lorenzo Bernini. Costruita per i novizi dei gesuiti sotto l’egida e il diretto controllo del papa senese Alessandro VII Ghigi. Bernini, come tutti i contemporanei, percepì sin da subito il notevole risultato raggiunto confidando al figlio Domenico “Di questa sola opera di architettura io sento qualche particolar compiacenza nel fondo del mio cuore, e spesso per sollievo delle mie fatiche io qui mi porto a consolarmi col mio lavoro”.